Descrizione
Ne “L’aquila solitaria” Lindbergh narra di sé e del suo volo del maggio 1927 con modestia e competenza: con quella semplicità che ci trasmette, nella maniera più diretta, l’emozione epica di una grande impresa, di cui furono protagonisti un uomo solo e una fragile macchina.
Copia ancora in cellophane. 1967.